Con il patrocinio del Parco Nazionale della Majella
Le poesie di Paolo Barrasso sono gentilmente concesse dalla famiglia Barrasso
PAOLO DEI LUPI
“Siamo uguali io e te…abbiamo lo stesso odore…parliamo la stessa lingua…siamo fratelli.”
In un tempo non molto lontano, nella natura selvaggia degli Appennini, di lupi ce n’erano rimasti pochi ed erano tanto affamati. Paolo, un giovane biologo, viene mandato tra quelle montagne per studiarli. Lo attendono notti all’addiaccio, sveglie all’ora dei gufi, attese e batticuori, ululati e sguardi selvatici. Dopo secoli di persecuzioni, i lupi hanno imparato l’arte del silenzio e per questo non è facile incontrarli.
In paese c’è Simone, un bambino cresciuto con le storie del nonno sul lupo cattivo. Ma da quando Simone incontra Paolo non smette di pensare ai lupi e vuole conoscere la verità su di loro. La verità è nel bosco, dove la natura compie i suoi riti, dove si incontrano gli sguardi di due lupi, Fratello e Lama Bianca, dove nascono i cuccioli, nella tana sotto il grande faggio.
Una minaccia si nasconde nel bosco, ha l’odore del tabacco, della caccia, di un mondo che impone il suo passo e nulla sa della natura selvaggia. Può l’Uomo restituire alla Natura quello che le è stato sottratto? Possono Umani e Lupi convivere pacificamente?
Un sogno nasce allora tra le poesie di quel biologo, nel ritorno dei cervi, nei lupi che si riprendono l’Appennino.
Lo spettacolo trae ispirazione dalla vita del biologo e poeta Paolo Barrasso che partecipò, negli anni ’70, al primo progetto per la salvaguardia del Lupo Appenninico in Italia:
l’ “Operazione San Francesco”, promossa dal WWF Italia, che scelse come base per i suoi studi il Parco Nazionale D’Abruzzo, prima, la Majella Occidentale, poi.
Florian Espace, via Valle Roveto 39, Pescara
Per la stagione Teatro D'Autore e altri linguaggi 2019.